Couchsurfing e Carpooling sono solo due di molti strumenti per vivere una vita low cost.
Si può trovare un divano su cui dormire, un passaggio in Italia, in Europa o nella cittadina di provincia che credevi dimenticata. Basta registrarsi sul sito o accedere direttamente tramite l’account facebook.
Sarà colpa della precarietà, della crisi economica o del voler essere a tutti i costi un po’ freak, ma negli ultimi tempi di modi per vivere meglio e spendere poco se ne parla davvero tanto.
I costi dei mezzi di trasporto sono insostenibili e così,invece di alzare il pollice e aspettare impazienti un magnanimo passante, ci si è inventati il carpooling: un network di “social-hitchhikers” che in Europa registra circa 5 milioni di utenti; in poche parole la versione 2.0 dell’autostop che ti permette di andare da Roma a Milano con circa 30 euro. Il prezzo varia a seconda del numero dei passeggeri e del tipo di automobile/comfort.
Discorso simile per il couchsurfing, che ti dà la possibilità di trovare un divano in tutto il mondo, o quasi.
Non c’è nessun obbligo o contratto: si chiede ospitalità per il numero di notti e persone e se l’host accetta avrete un letto, un pavimento, un divano, insomma un tetto sotto cui dormire. Tutto gratis ovviamente.
E se non accetta? Probabilmente vi chiederà di uscire per prendere un caffè, presentarvi ai suoi amici, mostrarvi la sua città. Perché, prima di tutto, couchsurfing è una rete di persone che hanno voglia di conoscersi e confrontarsi.
Spirito d’avventura, capacità d’adattamento e sorriso richiesti.
Ma non dimenticatevi la fiducia:non è solo in base al numero di feedback che la si misura.
Del resto, ‘la diffidenza rende tristi’.
#AntonellaSca